Controllo accessi

Il controllo accessi rappresenta oggi per una moderna azienda un’esigenza indispensabile. Impedire l’ingresso di persone non autorizzate è importante tanto quanto sapere chi entra e chi esce dall’edificio.

Ecco perché ogni azienda dovrebbe poter contare su un efficiente sistema di controllo accessi. Serve per identificare le persone o gli autoveicoli ed è fondamentale per tutelare la sicurezza dell’azienda, ma anche delle persone presenti.

I sistemi di controllo accessi trovano una collocazione in diversi campi di applicazione: industrie, aziende manifatturiere o di servizi, pubbliche Amministrazioni, cantieri ma anche luoghi pubblici come banche, ospedali, siti militari.

Ogni situazione richiede uno specifico studio che prenda in considerazione tutte le esigenze del cliente e della struttura.

Sistemi di controllo accessi: l’identificazione

Il sistema di identificazione delle persone, autorizzate all’accesso, può avvenire tramite differenti strumenti e tecnologie:

Tastiere con un codice alfanumerico dove ognuno digita un codice personale.

Tessere magnetiche, badge o sistemi transponder in cui basta l’avvicinamento ai rilevatori di prossimità per ricevere l’autorizzazione ad entrare.

Sistemi biometrici che si basano sull’utilizzo di tecnologie volte a verificare l’identità di un soggetto tramite i suoi dati biometrici come ad esempio: l’impronta digitale o il riconoscimento facciale.

Sistemi misti che contemplano sia l’attivazione per impronta digitale e anche la tessera o il codice.

Videocamere con sistemi di OCR (Optical Character Recognition), un algoritmo in grado di leggere tutto ciò che viene identificato come numero o come lettera, che riconoscono le targhe di autoveicoli autorizzando l’apertura dei cancelli.

Controllo accessi: la privacy

A proposito dei sistemi biometrici, molte persone credono che le aziende acquisiscano direttamente e custodiscano le impronte digitali o facciali dei propri dipendenti. Questo sarebbe un problema e siamo d’accordo, ma non c’è nulla di più falso.

Infatti gli stessi dispositivi trasformano immediatamente tutte le acquisizioni di parti biometriche in un codice crittografato, che poi vengono trasmesse alla centrale di raccolta dei dati.

L’azienda quindi non potrà mai leggere o detenere l’impronta di una persona che accede in azienda, ma solo il suo relativo codice crittografato legato a quell’impronta. La tutela e la privacy sono quindi assolutamente garantite.

Gestione dei sistemi di controllo accessi

La gestione dei sistemi di controllo accessi può avvenire in modalità stand alone, dove in maniera autonoma, il software contenuto nel dispositivo di acquisizione, una volta riconosciuto il codice autorizzato, gestisce anche l’attivazione dell’apertura.

Oppure può avvenire in modalità centralizzata, dove tutti i dati acquisiti dai lettori vengono inviati all’unità di controllo, che dopo averli confrontati con le autorizzazioni assegnate per l’accesso in una determinata area, ne gestisce l’accesso o meno.

Infine l’apertura dei varchi può essere eseguita anche tramite dispositivi mobili, esistono infatti software che leggono il numero di chiamata entrante e con lo stesso processo di controllo precedente, consentono alle persone autorizzate di accedere.

Con gli stessi dispositivi mobili è possibile accedere al sistema e conoscere in tempo reale, tutte le persone transitanti nell’azienda in tempo reale.

Quali sono i vantaggi per un’azienda?

Ogni azienda ha le proprie necessità. Il sistema di controllo accessi in generale governa il flusso del traffico di tutte le persone ed autoveicoli possono entrare in azienda: dipendenti, fornitori, visitatori ecc.

Consente di verificare in tempo reale il personale presente, e già questa è una preziosa informazione in caso di gestione di una emergenza.

Può essere utilizzato come marcatempo per definire le registrazioni delle presenze o permessi, con orario di accesso e uscita del personale dipendente.

Serve inoltre per assegnare permessi temporanei ai visitatori esterni, che si recano in azienda occasionalmente.

Durante attività di manutenzione, in aree sensibili, definisce chi può o meno entrare per l’esecuzione dell’intervento manutentivo. Inoltre verifica quando è entrato e quanto tempo è stato. Immagina ad esempio l’accesso a una sala server, dove sono contenuti i dati più preziosi di un’azienda. Si tratta di un patrimonio da tutelare, informazioni commerciali relativi i clienti a informazioni finanziarie oppure operative gestionali.

Secondo le ultime disposizione del GPDR (General Data Protection Regulation), sono tutti dati da trattare con estrema cura, riservatezza e attenzione.

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